"Dalla visita pastorale di Mons. Gerini alla

parrocchia di Villamagna"

 

4 Dicembre 1651

   

 

 

Si riportano di seguito i passi più significativi del resoconto della visita pastorale alla parrocchia di Villamagna  compiuta da Mons.Gerini il 4 Dicembre del 1651. A proposito della Confraternita del Santissimo Corpo di Cristo, si precisa che ne facevano parte uomini e donne, che, però, venivano sepolti separatamente. Per assistere alla messa cantata, i confratelli entravano in Chiesa in processione, indossando cappe bianche probabilmente dello stesso tipo di quella della foto. Ancora si legge che la Confraternita non aveva alcuna rendita, fatti salvi i frutti di un legato lasciato da Luigi Marrucci, un abitante del luogo, affinché fossero celebrate per la sua anima due messe. Questo lascito, inoltre, consentiva ai confratelli di comprare il necessario per il culto. Quanto ai beni posseduti dalla Confraternita, Mons. Gerini ne fa un vero e proprio inventario. Tutto viene descritto minuziosamente (l'altare, l'affresco dell'Ultima Cena, le luci, gli arredi sacri...) tanto da specificare ciò che risultava rotto o inutilizzato.    

"...Deinda visitavit Societatem laicorum sub invocatione Sanctissimi Corporis Christi in qua describuntur tam mares quam femine, non est aggregata habent Capitula approbata congregant qualiter prima Domenica Mensis...processionaliter accedunt ad ecclesiam et assistunt misse cantate induunt cappis albis sed...ex Confratribus non habent cappas contra dispositionem Capituli Tenent associan...Sanctissimum Viaticum  ne non celebrare festum Sanctissimi Corporis Christi quod celebrat de Dominica item feria quinta...maiori expensui dicte Societatis accendunt luminaria ad Sepulcrum. Nullo habet redditus...tres scutatos ex fructibus unius Census quinquaginta Scutorum...a legato Aloisy de Marrucci de dicto loco ex quibus tenente celebrare facere duos missas pro anima dicti legatarii et reliquas expenden emendo ceram pro cultu et servitio Sanctissimi Sacramenti in Parrochiali Adsunt quater Latemanes sed fracti. Altare est lateritium. Petra sacrata bene apposita Pro Icona est Cena Domini in pariete depicta Adest Cruce lignea cum Crucifissino alabastrino quatuor candelabra lignea ineaureata. Gradus altaris similiter lignei et depicti in tobaleis et in pallio decenter Ante altare pendet lampas ex auricaleo sed non accendit quando Confratres congregant. Duo sepulcra in quibus sepeliunt confratres et sorores distintis et respective..."

 

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